Street Food salentino

Ci sono luoghi in cui le feste e le occasioni per unire socialità a musica, danza e buon cibo si alternano per tutto il corso dell’anno. Il Salento è uno di questi posti e proprio per via di una spiccata presenza di feste all’aperto e occasioni da condividere in “piazze” e luoghi pubblici, la tradizione del cibo di strada, è molto forte e presente. Dalle feste religiose che diventano occasione di concerti e momenti di condivisione e spettacoli che lasceranno senza fiato, agli stand enogastronomici che accompagnano tutte le manifestazioni. A stimolare il palato e a fare gola non saranno i soliti hamburger e patatine fritte, ma originali e inediti piatti preparati all’istante e pronti da gustare passeggiando per le vie delle più belle città italiane. Parliamo del primo format interamente salentino dedicato al cibo di strada di qualità: lo Street Food salentino.

Scapece Gallipolina

Colpisce prima per i suoi colori e poi per il suo odore da far venire l’acquolina, per il suo sapore forte e prelibato: la scapece è un piatto antico, dei tempi in cui le battaglie e le invasioni in questa terra di conquista tenevano gli abitanti chiusi nelle mura e nell’impossibilità di avere altro cibo se non quello a lunga conservazione. Il pesce di piccola taglia immerso in pane, sale e zafferano era tra questi.

Oltre ai ristoranti e trattorie di Gallipoli e zone limitrofe, la scapece viene servita durante le feste patronali e nelle sagre.

Scapece salentina
Scapece salentina

Il Rustico leccese: lo street food salentino per eccellenza

È probabilmente lo street food che maggiormente contraddistingue il Salento, è il tipico cibo di asporto da bar ma è anche molto amato dai locali durante gli aperitivi e come spuntino veloce nelle pause pranzo di poco tempo. Il rustico è composto da una sfoglia circolare ripiena e cotta al forno. Anche qui due scuole di pensiero, riconoscibili in due bar di Lecce: da un lato Natale, probabilmente il più amato dai leccesi, propone un ripieno a base di besciamella e pomodoro, dall’altro Citiso il cui rustico è farcito con la mozzarella, che si dice sia in realtà la preparazione originale e tradizionale.

rustico leccese
Rustico leccese ©katrinshine via Canva

Olive Piccanti

Sono un must per le feste patronali e in diverse sagre. La primavera è il momento in cui sono più gradite, insieme all’estate, per via della loro perfetta adattabilità a birra fredda e bevande fresche. In realtà si possono anche trovare, insieme a lupini, noci, frutta secca nel “mercato grande” di Lecce che si tiene ogni lunedì e venerdì in Viale dello Stadio!

Calzone fritto

Si tratta di una mezzaluna di pasta fritta della lunghezza di circa 15 centimetri ripiena di pomodoro a pezzetti e mozzarella. Il calzone fritto è la versione mignon del panzerotto barese, tanto che gli appetiti più vigorosi non si fermano mai a uno solo!

calzone fritto salentino
calzone fritto salentino

Frisa

Immergerla nell’acqua per pochi istanti è quasi un rito, poi si condisce con olio d’oliva, pomodorini paesani, sale e origano. Il più importante dei simboli della gastronomia salentina consiste in un panetto di grano duro cotto, tagliato a metà e lasciato a biscottare nel forno.

frisa salentina
frisa salentina

Fish & chips alla leccese

Per strada o nei ristoranti più chic, basta un cono di carta paglia e la versione salentina del “fish and chips” è servito.

La rivisitazione del celebre piatto britannico è una novità che l’associazione Slow Food Puglia propone da qualche anno in occasione di kermesse gastronomiche. Oltre alle patate il piatto è composto dalla frittura di paranza, soprattutto a base di calamari, seppioline, polpi e fracaja, il nome con cui i salentini indicano i pescetti piccoli che possono essere mangiati solo stagionalmente, causa fermo biologico. Ad Otranto si trovano alcuni dei migliori ristoranti dove poterla assaggiare.

Puccia

Si tratta di un pane con un impasto simile a quello della pizza, ma con tempi più ridotti di lievitazione. La puccia è farcita nelle maniere più disparate: con salumi, formaggi, verdure grigliate o arrosto (come i peperoni), salse, carne. C’è anche chi ha rivisitato il gyros, piatto tipico della Grecia, utilizzando la puccia al posto della pita e farcendola con tzatziki o con maionese.

Puccia salentina
Puccia salentina ©milla1974 via Canva

Pettole: street food salentino tipico delle feste natalizie

Se nelle case sono un cibo tipico delle festività invernali, nelle sagre di paese le pettole diventano adatte a tutte le stagioni, affollando gli stand dai quali proviene il loro profumo invitante. Hanno una storia antica e prendono nomi differenti secondo la zona dialettale. Le varianti più frequenti sono a base di cavolfiore, alla pizzaiola o vuote, cioè a base di sola pasta fritta.

pittule salentine
pittule salentine ©foodphotographer.puglia via Canva

Pasticciotto leccese

E’ il re dei dolci salentini, erroneamente chiamato pasticciotto leccese, ma non è nato nel capoluogo, bensì a Galatina nella storica bottega della famiglia Ascalone, ancora esistente. Si narra che a seguito di una produzione di torte con la crema, al pasticciere fosse avanzata della pasta frolla e della crema e abbia deciso di recuperare tutto in piccolo creando il pasticciotto. La realizzazione di questo dolce tipico presenta scuole di pensiero differente: ci sono pasticcieri che preparano la pasta frolla con lo strutto, come avviene per una delle numerose versioni della pastiera napoletana, altri che preferiscono grassi meno invadenti nell’odore e nel sapore, come il burro. Qualcuno mette uno strato di marmellata o crema di nocciole o cioccolato sul fondo per dare stabilità al dolce. Qualche anno fa, nella pasticceria Chèri di Campi Salentina, è nata una variante del pasticciotto classico, l’Obama, interamente al cioccolato.

pasticciotto leccese
pasticciotto leccese ©sabinoparente via Canva

Panino con pezzetti di cavallo

Il panino con i pezzetti di cavallo è un must dello street food salentino: lo incontriamo nelle sagre di paese, sui camioncini dove viene preferito all’hamburger o all’hot dog e nelle piccole osterie da asporto. In una pignata di terracotta si mettono a cuocere i pezzetti di cavallo con olio di oliva, carota, sedano e cipolla, ma non direttamente sul fuoco, piuttosto con un lato del tegame adiacente alla fiamma, rivoltando i pezzetti di tanto in tanto, finché non termina la cottura.

Municeddhre

Non è propriamente un piatto dello street food salentino perché viene servito anche in ristoranti e trattorie, ma nelle sagre e soprattutto durante la Festa della Municeddhra a Cannole (LE), in estate, si può trovare anche in versione cibo da strada. Municeddhre è il nome generico per le lumache piccole e marroncine, con o senza la panna, ossia lo strato di pellicola con cui le lumache si chiudono in letargo: queste sono soffritte e servite con il loro sughetto. Disponibili come street food anche le cozze piccinne, lumache piccole e bianche che vengono bollite e servite con olio di oliva e origano. Ci sono infine i murruni, lumache grandi e marroni che vengono preparate come una variante delle francesi escargot, a testimoniare come i normanni siano stati qui un bel po’.

municeddhe salentine
municeddhe salentine ©foodphotograpger.puglia via Canva
frisa salentina
La Frisa pugliese: piatto tipico della tradizione contadina

Ai giorni nostri la frisella è diventata un pasto prelibato a tutti gli effetti, perfetto da gustare durante l’estate con i prodotti autoctoni della Puglia, durante un pranzo oppure direttamente in spiaggia durante le giornate più calde.

cupeta salentina ©margouillatphotos via Canva
Cupeta salentina: La ricetta

Con la nuova stagione, pulluleranno le sagre e feste di piazza alle quali non potrà mancare il profumo di mandorla tostata e zucchero, mantecati con maestria dai cupetari ambulanti.

pittule salentine ©foodphotographer.puglia via Canva
Pittule salentine

Le pittule sono un piatto tipico della gastronomia salentina, tramandata dalle massaie e dalle nostre mamme e nonne, sono una prelibatezza che si prepara soprattutto nel periodo autunnale e invernale.