La Frisa pugliese: piatto tipico della tradizione contadina

Una leggenda afferma che le “friselle” sono state portate da Enea quando sbarcò a Porto Badisco, vicino Otranto. La frisedda, fresedda, frisella nei vari dialetti pugliesi o frisa pugliese in italiano, si presenta come dal punto di vista estetico come una ciambella biscottata, prodotta con grano duro ma anche orzo o combinati tra di loro, è ottenuta grazie ad una doppia cottura eseguita in forno (bis-cotto).

Dopo la prima cottura, la forma della frisella è tagliata a metà, trasversalmente, con l’ausilio di un filo (modalità a strozzo), e successivamente i due fondi della forma sono nuovamente cotti in forno, per eliminare completamente l’umidità residua della pasta e poterla poi gustare.

Successivamente la frisella si è tramutata ad un pasto della tradizione contadina, che veniva condita con pomodoro fresco, rughetta e olio extravergine d’oliva. Un tempo, proprio in Puglia, si era soliti bagnare quest’ultima direttamente nell’acqua di mare, così da gustarne proprio tutti i sapori di questa regione. I pescatori di un tempo utilizzavano le friselle come un pane da portare con sé a lavoro e bagnare proprio con l’acqua salata, usandolo poi come fondo per le zuppe di pesce.

Ai giorni nostri la frisella è diventata un pasto prelibato a tutti gli effetti, perfetto da gustare durante l’estate con i prodotti autoctoni della Puglia, durante un pranzo oppure direttamente in spiaggia durante le giornate più calde.

Non dimentichiamo, comunque, che la frisella occupa a pieno titolo un posto nella dieta mediterranea e, inoltre, è sana e nutriente!

frisa salentina
Frisa salentina

Ricetta originale della Frisa pugliese:

Ingredienti

  • frise di grano duro o di orzo
  • pomodori
  • olio pugliese
  • sale
  • acqua
  • ingredienti aggiuntivi: tonno, origano e condimenti vari

Procedimento

  1. Per iniziare la preparazione, la frisa ha bisogno di essere imbevuta in acqua: da qui dipende tutto. In base a come la si vuole gustare meglio, più croccante o morbida, la si deve lasciare in acqua, per circa 30 sec o 1 minuto.
  2. Si può aggiungere dell’aglio prima, ma noi la preferiamo senza, soprattutto se sei alla tua prima volta.
  3. Stendete olio, sale, pomodorini tagliati e/o spalmati sopra in modo da far uscire i semini e per ultimo l’origano.
  4. Accompagnatele con delle olive e qualche pezzo di cacioricotta fresco o pomodori secchi.

In due minuti otterrete un piatto povero ma eccezionale.

Essendo un piatto tipicamente estivo vi consiglio un buon vino bianco, servito fresco, come il Locorotondo D.O.C.

olio extravergine d’oliva
Olio extravergine d’oliva pugliese: l’eccellenza made in Puglia

L’olio extravergine d’oliva è un vero vanto per la Puglia, tanto conosciuto in Italia quanto nel resto del mondo come un prodotto davvero eccezionale che riesce ad esaltare ed arricchire qualsiasi pietanza ma è buonissimo anche gustato con una semplice fetta di pane.

Puccia salentina
Puccia salentina

Ogni panetteria pugliese, tra i tanti pani tradizionali, vende le pucce; ma esistono anche vere e proprie puccerie, una sorta di originalissimi “fast food regionali”, esclusivamente dedicate a questo gustoso panino

Pane di Altamura
Pane di Altamura

Un pane nato e pensato per soddisfare le esigenze di pastori e contadini per cui era un alimento essenziale e quotidiano. Essi, infatti, dovevano a volte stare per parecchi giorni lontani da casa, nelle masserie, le tipiche fattorie che sorgevano e sorgono tuttora, nel contado intorno alla città.