Cisternino

Chiunque si trovi a visitare la Valle d’Itria, non può perdersi quello che viene ritenuto uno dei più bei borghi medievali d’Italia: Cisternino. Un insieme di case bianche, vicoli e piazzette che rievocano i tempi andati, ma anche opere architettoniche e chiese da ammirare durante le proprie passeggiate in giro per il paese.

Cisternino
Cisternino ©planetix via Canva

Cosa vedere a Cisternino

A spasso per la bella Cisternino ci si imbatte in Piazza Garibaldi ed, in particolare, nella Villa Comunale e nella Torre Grande, una struttura quadrangolare di epoca normanna e federiciana, antico punto di avvistamento da cui si può godere di un bel panorama (il Belvedere). Nelle vicinanze di queste costruzioni c’è Porta Grande, una porta che conduce al centro e storico e la Chiesa Madre,in onore di San Nicola, di epoca romanica, al cui interno è conservata un’opera rinascimentale, la Madonna con bambino, realizzata da Stefano di Putignano nel 1517.

La particolarità di Cisternino è che qualsiasi vicolo e stradina ha qualcosa da raccontare: durante la propria passeggiata ci si imbatterà sicuramente in Via Santa Maria di Costantinopoli dove sarà possibile ammirare il dipinto su tavola “Madonna del falegname” e un resto di affresco ritraente la Vergine. E’ affascinante l’architettura tipica delle case: piccoli edifici di colore bianco addossati fra di loro, particolari per i loro balconi o per le maschere in pietra; non mancano, però, palazzi più importanti come quello del Governatore, palazzo Cenci, palazzo Lagravinese e palazzo Pepe. Anche il corso principale, Corso Umberto I, è caratterizzato da un insieme di case bianche, ognuna bella per qualche piccolo particolare: tutte da ammirare e da fotografare poiché arricchite da decorazioni e fiori.

Cisternino non è bella da visitare solo di giorno ma anche di sera, soprattutto d’estate quando, per i vicoletti del centro storico o in Piazza Vittorio Emanuele, i locali pullulano di gente che sorseggia cocktail o che si diverte con musica dal vivo e dj set.

Cisternino
Cisternino ©planetix via Canva

Le tradizioni di Cisternino

Poco fuori dal paese c’è il Santuario della Madonna d’Ibernia, dove ogni lunedì di Pasqua si celebra la Pasquaredde: durante questa festività, la gente del paese si reca al Santuario con un dolce tipico chiamato “u churruchele”, simbolo di prosperità, realizzato a forma di borsa con due uova sode per i bambini e a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine.

Un’altra festa molto sentita è quella in onore di Sant’Antonio, i cui festeggiamenti iniziano il 17 gennaio o, ancora, la Festa patronale in onore dei Santi Patroni Quirico e Giulitta, la prima domenica di agosto quando si svolgono processioni, concerti e fuochi d’artificio. Poco distante da Cisternino, infine, in località Caranna, si tiene la Sagra delle orecchiette che richiama la gente del posto per stare insieme fra balli, musica popolare e buon cibo.

Cosa mangiare a Cisternino

Cisternino è un amabile paesino dove poter ancora respirare l’aria familiare di un tempo: Potrete infatti gustare ottimi prodotti tipici o pietanze della tradizione in caratteristiche masserie o osterie e ristoranti accoglienti. Fra i prodotti tipici da gustare, una protagonista indiscussa è la carne: salsicce di carne bovina, bombette (involtini di carne di maiale ripieni di formaggio canestrato, sale e pepe) e gnummeredde (a base di interiora di agnello). Questi prodotti possono essere gustati nelle macellerie-ristoranti tipiche del centro storico, i famosi “fornelli pronti” in cui si può scegliere il taglio di carne che si preferisce e gustarlo direttamente presso i tavoli antistanti la macelleria, accompagnato da un ottimo calice di vino. Un altro piatto immancabile tipico della tradizione pugliese sono le orecchiette alle cime di rapa o con sugo e pecorino oppure le fave e cicorie. Ancora, un tipico spuntino sono le friselle, spesso condite con pomodori, olio, sale e origano.

Anche i dolci di Cisternino sono assolutamente da provare, soprattutto se si è amanti delle mandorle, uno degli ingredienti fissi in queste preparazioni: le mandorle allo zucchero (menule atterrete) cioè mandorle tostate cosparse di zucchero; le castagnelle, pagnottelle realizzate con farina, uova, zucchero, mandorle, cannella e chiodi di garofano o, ancora, la variante con l’aggiunta di amarena chiamata castagnama. Un altro dolce è il Santantonio, un biscottino rettangolare preparato con farina, uova, zucchero e mandorle, ottimo per accompagnare caffè o thè. Altri biscotti da latte tipici, i Rombò, sono quelli fatti con farina, uova, zucchero, nocciole e latte, ottimi anche a fine pasto per accompagnare un bicchierino di rum.

Come raggiungere Cisternino

Cisternino si trova in Valle d’Itria ed è possibile arrivarci:

  • in aereo, l’Aeroporto più vicino è quello di Brindisi (50 km) o di Bari (80 km), da cui sarà poi necessario prendere un auto a noleggio o un transfer per raggiungere Cisternino.
  • in treno. Arrivando dal Nord la soluzione più veloce è prendere un Regioanale da Bari. in alternativa ci sono altre soluzioni da Brindisi, Ostuni, Polignano a Mare etc, consigliamo quindi di consultare il sito di Trenitalia.
  • in auto, per chi proviene da Nord occorre uscire a Bari Nord, quindi proseguire sulla SS16 direzione Brindisi e poi seguire le indicazioni per Cisternino per immettersi sulla SS379. Per chi proviene da Sud, invece, l’uscita dell’autostrada è Brindisi-Lecce, quindi sarà necessario seguire le indicazioni per SS16 direzione Bari e poi quelle per Cisternino.
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Locorotondo – Piccolo borgo pugliese tra i più belli d’Italia

Locorotondo, piccolo borgo pugliese in cui perdersi per i vicoli del centro storico ammirando le caratteristiche case dal tetto spiovente e le chiese secolari.

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Valle d’Itria

In quest’ampia e piatta conca carsica, in cui i trulli, le verdeggianti campagne, accuratamente coltivati a vigneti, ad orti, ad alberi fruttiferi, i muretti a secco, i minuscoli viottoli campestri concorrono alla definizione di un ameno affascinante quadro paesistico.

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Ostuni: alla scoperta della città bianca

Pittoresca e rinomata meta turistica, vanta un borgo medievale con tortuose stradine e abitazioni imbiancate con la calce. Divisa fra la città vecchia detta la “terra” e quella “marina” più recente, offre panorami suggestivi tra scalinate, vicoli e piazzette su cui si affacciano botteghe, piccoli negozietti e ristoranti tipici.