Il barocco leccese

Lecce nota come la “Firenze del sud” è un museo a cielo aperto che incanta i suoi visitatori con l’esuberanza dei suoi tratti architettonici da scoprire poco a poco. Un luogo da vivere a ogni ora del giorno, quando il sole nel suo cammino incrocia la ricchezza dei suoi palazzi e crea un meraviglioso gioco di ricami e decori. Passeggiare per le vie del barocco leccese è un’esperienza musicale, dalle melodie veloci e gli abbellimenti raffinati che compaiono all’improvviso di fronte alle tante manifestazioni e testimonianze di un passato ancora vivo. Difatti, la “Lecce vecchia”, come la chiamavano i suoi originari abitanti, pare una città fuori dal tempo, sospesa tra passato e presente in un’atmosfera molto suggestiva, che ha attirato colti viaggiatori dei più lontani angoli d’Europa.

Barocco leccese
Barocco leccese ©ilbusca via Canva

Lecce: la patria del barocco

Visitare Lecce significa perdersi tra le meraviglie del barocco, lasciandosi incantare dalle chiese e dai palazzi ricamati nella pietra, dai cortili e dai giardini segreti. Passeggiando per le viuzze del centro storico, è possibile notare quanto Lecce pulluli di storia e arte: numerose sono ad esempio le testimonianze d’epoca romana, come l’Anfiteatro e il teatro romano, ma ciò che la caratterizza maggiormente è il suo peculiare stile barocco, ribattezzato “barocco leccese” proprio perché rivisitato in maniera del tutto nuova ed originale.

Tale stile, sviluppatosi nel Seicento sotto la dominazione spagnola, si distingue per gli ornamenti sfarzosi che arricchiscono le facciate degli edifici, decorazioni squisitamente pittoresche realizzate grazie all’impiego della pietra leccese. Il più celebre esempio del barocco leccese è la Basilica di Santa Croce, realizzata tra il XVI secolo e la fine del XVII secolo, rinomata per il suo inconfondibile rosone.

Ad affiancare la maestosa opera un raro esempio di barocco sobrio, l’adiacente ex convento dei Celestini e la Cattedrale dell’Assunta con l’alto campanile che, assieme al Palazzo del Seminario e al Palazzo Arcivescovile, adornano la suggestiva Piazza Duomo, piazza chiusa e cuore pulsante di Lecce, fulcro religioso della città.

Insomma, l’arte barocca si respira in ogni angolo della città, dalle dimore gentilizie alle cornici delle finestre, dalle cappelle ai decorati balconi.

Spostandosi un po’ si trovano, sempre nel centro storico di Lecce, svariate chiese: c’è la chiesa di Santa Irene, di San Matteo, del Carmine e di San Giovanni Battista. Troviamo altri splendidi esempi di Barocco anche nella chiesa delle Alcantarine e in Palazzo Marrese.

Basilica di Santa Croce a Lecce
Basilica di Santa Croce a Lecce ©Gim42 via Canva

Il barocco leccese fuori Lecce

Questo stile dalle forme elaborate, s’infiltra anche nel tessuto urbano di altri centri salentini, oltre i confini di Lecce. Un esempio di Barocco, lo si trova nel centro storico di Gallipoli, dove si trova la Cattedrale di Sant’Agata: quest’ultima ospita, oltre a una facciata ricca ed elegante, anche degli altari in stile barocco, tra cui spicca quello costruito da Cosimo Fanzago. Sempre a Gallipoli non ci si può esimere dal visitare il monastero delle Carmelitane Scalze, anch’esso in stile barocco.

Muovendosi verso sud sulla Lecce – Maglie, dopo pochi chilometri si incontra lo svincolo per Galatina. Questa città è tra i maggiori centri salentini e custodisce diverse realizzazioni barocche di valore. La più importante è la Chiesa Madre, intitolata agli Apostoli Piero e Paolo e realizzata già nel Trecento.

Tantissimi altri esempi sono:

  • la chiesa Madre di Francavilla Fontana
  • la chiesa di San Domenico
  • la Basilica di San Martino a Martina Franca
  • la Guglia dell’Immacolata a Nardò
  • la chiesa del Crocifisso a Galatone

Se le città di cui abbiamo parlato custodiscono molto del barocco di Terra d’Otranto, dobbiamo però sottolineare che questa forma d’arte architettonica riuscì ad affermarsi anche in molti degli altri centri locali, compreso il basso Salento fino a Santa Maria di Leuca. Alcune testimonianze che citiamo sono la chiesa parrocchiale di Lequile, la chiesa dell’Immacolata di Cutrofiano, la chiesa madre di Castrì e quella di Tricase, ma gli esempi sono troppi per poterli elencare tutti. Anche i più piccoli paesi possono spesso vantare un loro monumento o palazzo barocco.

Lo stile barocco e i suoi colori sono una delle peculiarità del Salento e, pertanto, si è richiesto che le città salentine di Lecce e Gallipoli, capitali del Barocco, diventino Patrimonio Dell’Umanità dell’Unesco.

Liame ©www.dimoranelsalento.it
Liame salentine

Le liame salentine sono edifici rurali, con pianta quadrangolare o rettangolare con volta a botte. I muri perimetrali delle liàme sono costruiti con pietra a secco, mentre la copertura con volta a botte è realizzata attraverso dei blocchi di pietra tufacea. (“pièzzi de càrparu”).

Case a Corte nel Salento ©www.irenemarchese.it
Case a corte nel Salento

Durante le vostre passeggiate per i centri storici del Salento, vi potreste imbattere in delle abitazioni dalla forma architettonica particolare. Il fenomeno delle case a corte, nato nel 1500 in Salento, favoriva, in tempi passati, la coesione sociale delle famiglie grazie alle sue caratteristiche strutturali.

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Frantoi Ipogei nel Salento

È proprio nel basso Salento, esattamente a Presicce che troviamo il maggior numero di frantoi ipogei scavati nella pietra, detti trappeti.